La Scuola é in crisi. Il comune rafforza i bus poi ci ripensa: magari va tutto a puttane cosi risparmiano

da | 11/01/2021 | Editoriale Latinascalo.org, Servizi | 0 commenti

Mi vergogno profondamente di questa Italia sempre più divisa sempre più ignorante che sia avvia inesorabilmente verso il baratro dell’annientamento sociale. Oggi dovevano rientrare in classe anche gli studenti delle superiori al 50%, dopo che il 7 gennaio erano tornati sui banchi i loro colleghi degli asili, elementari e medie. Ma niente, solo 3 regioni hanno permesso tutto questo. Gli altri hanno ancora una volta dribblato l’ostacolo. Un’assurdità tutta italica. Gli stessi – i governatori delle regioni – che non hanno permesso ai nostri ragazzi di andare a scuola ci tengono poi a precisare che sono contro la chiusura dei centri commerciali e contro il divieto di asporto dalle ore 18 che ci sarà nel prossimo decreto dopo il 15 gennaio. Pazzia delirante. Aberrazione umana. Autodistruzione politica e sociale. Risultato? I ragazzi – quelli dotati di menti pensanti.. Dio li benedica! – sono scesi in piazza. Altri hanno boicottato la DAD e si sono messi a giocare alla play – emeriti imbecilli. Alcuni presidi hanno minacciato di andare a fare lezione nei centri commerciali: grandissimi intrepidi alla Braveheart! Sarebbero da seguire “Capitano mio capitano!” sin in capo al mondo. Anche il ministro Azzolina insorge e invita a scendere in piazza per far sentire la propria voce contro queste aberrazioni animali vomitate sicuramente a scopo di un ritorno di elettorato – forse é la marchetta alla classe sindacale e i suoi sostenitori che non vogliono rientrare a scuola a fare il loro dovere. Ah badate bene. Non c’é uno studio serio e nessuno che può dimostrare che a scuola, in classe ci si infetti o che sia altamente probabile che avvenga. Nessuno lo può nemmeno pensare in condizioni di sanità mentale. E invece eccoci. Siamo nel buco nero della storia dell’umanità. La verità? Ci si infetta altrove signori. La maggior parte si infetta a casa ma poi anche nelle interminabili file alla posta, nelle file ai supermercati e alle loro casse, ai centri commerciali, nei bar affollati, nei ristoranti, sui maledetti mezzi pubblici – che qualcuno fulmini chi se ne occupa – insomma dove bisogna calare la mascherina e dove si genera droplet perché appunto si parla e si mangia o si é a centinaia in uno spazio ristretto. Mandate questi ragazzi a scuola! Uscite fuori dalle vostre case e protestate! Altrimenti non ci sarà un domani per il nostro paese. Stiamo diventando cittadini allevati a cashback, calcio e social: ma ci rendiamo conto? Le file per il cashback si, il calcio non perde una partita ma i ragazzi non possono andare a scuola. Zingaretti in queste ore, come tanti suoi colleghi é preoccupato che la curva dei contagiati e dei morti continui a salire e allora dice che bisogna tenere i ragazzi a casa in attesa. Ma perché si sta impennando la curva ora? I ragazzi delle superiori sono a casa, com’é che si sta impennando?? Forse per tutto il resto? E poi cosa cavolo devi aspettare? Poi non parliamo della politica locale. Il comune di Latina sembra in preda alle convulsioni e al delirio. Prima fa uscire i nuovi orari del servizio di trasporto di CSC “rafforzato” facendo un comunicato, il giorno dopo CSC esce sul suo sito con un nuovo libretto orario e, ancora il giorno seguente il Comune dice in un comunicato che si parte dal 18. Poi lo sappiamo, in CSC sono maghi a far scomparire i comunicati. Insomma si rincorre l’ultimo comunicato ministeriale per risparmiare qualche lira sulla pelle dei nostri ragazzi, di chi lavora, dei cittadini. Ecco come siamo ridotti, i mezzi anche senza gli studenti delle superiori sono comunque pieni. Che vergogna. Dalla gogna non risparmio nemmeno questi cialtroni che campano di mezzucoli e seguono la moda del momento. Non sono ne di destra ne di sinistra. Si buttano in tutto e in niente. Stiamo ancora aspettando i rimborsi degli abbonamenti dei mezzi non usufruiti lo scorso anno… ma arriverò vi giuro arriverò con un mega articolo su questo. Eccoci all’epilogo. Cosa succederà? Semplice i ragazzi delle superiori non torneranno mai più per quest’anno a scuola. Se ne riparlerà a settembre dopo le vacanze, il cashback di luglio ed agosto, la fine del campionato e i bonus vari da rincorrere come gli asini con la carota. Dio che rabbia che mi fate!

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