Se nel precedente articolo parlavamo dei diritti degli anziani – di fatto – calpestati, qui parliamo dei diritti delle persone disabili ad accedere, come tutti noi, alle spiagge e al mare del litorale di Latina. La musica é sempre la stessa.
A sottolinearlo sono i genitori della piccola Aida Torre, una bambina disabile di 10 anni, che già di sofferenza ne ha vista tantissima purtroppo ma a Latina deve patire anche le pene di essere residente in un territorio allo sbando, dove manca l’essenziale e dove l’amministrazione comunale si circonda dell’inutile e degli slogan invece di attuare interventi seri che servono immediatamente ai cittadini.
Su facebook é risuonata forte la voce del papà di Aida che attraverso un video ci mostra la situazione, ad oggi, della discesa al mare verso l’arenile dedicato ai disabili sul litorale di Latina. A questa bambina come a tante altre persone nelle sue condizioni, una giornata in spiaggia può fare la differenza in una vita segnata, in modo irreversibile, dalla disabilità. Ma tra lei e il mare, si interpone lo scempio di una discesa al mare senza gli scivoli necessari per arrivarci a bordo della sua carrozzina.
Nel video si vede chiaramente la segnaletica della zona dedicata alla discesa dei disabili ma, oltre quello, c’é solo una distesa di sabbia sino all’acqua e null’altro.
La stagione estiva é già iniziata da tempo. I parcheggi a pagamento per andare in spiaggia sono già attivi e riscuotono copiosi i proventi dalle tasche dei cittadini ma di servizi nemmeno l’ombra e Aida Torre vede sfumare il suo desiderio e quello dei suoi genitori di andare al mare avendo quel minimo supporto dall’amministrazione che potrebbe affrancarli almeno un attimo da una vita di ingiustizie, a fronte, tra l’altro, della tasse pagate al Comune di Latina. Una vera vergogna! Ma questa parola non penso che esaurisca il sentimento che ingenera questo scempio..
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