Satnam Singh, una piazza gremita a Latina per ricordare la morte barbara del 31enne indiano mutilato e abbandonato a Castelverde
Era una Piazza della Libertà come, probabilmente, non si era mai vista tra bandiere rosse della Cgil, rappresentanti dell’associazione partigiani e dei partiti politici del centrosinistra. Tutti a gridare rabbia e indignazione dopo la morte di Satnam Singh, il 31enne “invisibile” indiano abbandonato davanti casa dal suo datore di lavoro dopo essere rimasto mutilato ad un braccio. E tutti a chiedere la cancellazione della legge Bossi Fini che impedisce agli immigrati di vivere una vita dignitosa.
Una manifestazione dalla dimensione nazionale che ha guadagnato la ribalta mediatica anche grazie alla presenza di sindacalisti, politici, associazioni. Una delle prime a parlare, dal palco organizzato dalla Flai Cgil, è stata Hardeep Kaur. “Abbiamo il potere di chiedere scusa alla famiglia della vittima. Moltissimi lavoratori in agricoltura vivono nelle condizioni di Satnam, quelle sono le condizioni ordinarie e se non hai un permesso di soggiorno il tuo potere contrattuale è nullo. Non puoi chiedere al datore di lavoro il rispetto dei tuoi diritti. Quel pezzo di carta fa la di … [continua a leggere ..]
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Articolo apparso sul sito web Latinatu.it. Questo é solo un trailer dell’articolo originale. Tutti i diritti dell’articolo sono riservati al produttore.
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