Latina Scalo: La Centrale a Biometano verso l’attivazione, tra Timori per la Salute e Proteste Cittadine

da | 10/10/2024 | Ambiente, Centrale Biometano, Editoriale Latinascalo.org, Latina Scalo, Notizie Locali, Salute e Benessere | 0 commenti

Impianto biometano latina scalo - 2La centrale a biometano di Latina Scalo, situata in via delle Industrie, è diventata un tema caldo per la comunità locale, sia a livello ambientale che politico. La struttura, che si trova nei pressi del Canale delle Acque Medie e di alcune aree residenziali, è stata oggetto di preoccupazioni sin dalla sua proposta. La vicinanza a centri abitati, scuole e aziende biologiche ha sollevato numerosi dubbi tra i cittadini, in particolare riguardo alle emissioni e ai potenziali impatti sulla salute pubblica.

Il progetto prevede la produzione di biometano mediante la lavorazione di rifiuti organici, e fin dall’inizio ha scatenato proteste. I principali timori riguardano la qualità dell’aria e i cattivi odori, che potrebbero peggiorare soprattutto durante i mesi estivi. Questo rischio è stato evidenziato da un comitato locale, che ha organizzato diverse assemblee pubbliche per informare i residenti. Tra le questioni più spinose, c’è anche il timore per l’aumento del traffico: si stima che l’impianto comporterà il passaggio di circa 25 camion al giorno per il trasporto di materiali, un numero che potrebbe influire negativamente sulla viabilità locale​(Latina Tu)(LatinaPress).

L’area in cui sorge la centrale è classificata come “Area di attenzione idraulica”, una zona a rischio di inondazioni, il che aggiunge ulteriori preoccupazioni per la sicurezza del sito. Inoltre, l’incertezza sulla provenienza dei rifiuti organici che alimenteranno l’impianto è stata oggetto di dibattito: molti residenti temono che possano arrivare materiali inquinanti da altre regioni o paesi, compromettendo ulteriormente l’ambiente locale​(LatinaPress).

Le critiche dell’ISDE e le decisioni del TAR

Impianto biometano latina scalo - 1A peggiorare il quadro, la recente sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), datata agosto 2024, ha respinto il ricorso dei residenti contro la costruzione dell’impianto, confermando che l’opera è conforme alle normative in vigore. Tuttavia, questa decisione è stata accolta con disappunto da associazioni e gruppi ambientalisti, come l’ISDE (Medici per l’Ambiente) di Latina. L’ISDE ha espresso serie preoccupazioni riguardo agli effetti a lungo termine di impianti come questo, mettendo in evidenza il rischio di aumento delle malattie respiratorie e cardiovascolari tra la popolazione a causa dell’inquinamento atmosferico generato dalle emissioni dell’impianto​(Latina Tu).

Il TAR, nel suo verdetto, ha sottolineato che l’impianto rispetta le leggi vigenti, ma l’ISDE ha contestato questa posizione, affermando che tali leggi non tengono adeguatamente conto dei rischi sanitari. In particolare, l’associazione ha evidenziato che l’impatto ambientale di questi impianti viene spesso sottovalutato e che le emissioni di biogas, se non gestite correttamente, possono contenere sostanze nocive, come il particolato fine e composti organici volatili, che rappresentano una minaccia per la salute pubblica​(Latina Tu).

Reazioni politiche e istituzionali

Impianto biometano latina scalo - 3La vicenda ha suscitato un forte interesse da parte della politica locale, con diversi esponenti che hanno richiesto maggiore chiarezza sulle verifiche ambientali e sanitarie effettuate sull’impianto, sollecitando una trasparenza adeguata da parte delle autorità competenti. Nonostante la centrale abbia ottenuto l’autorizzazione provinciale, con ben 38 prescrizioni specifiche da rispettare, le polemiche non si placano, specialmente in un contesto storico in cui l’area di Latina Scalo è già circondata da fabbriche chimiche e altre attività industriali potenzialmente inquinanti​(Latinacorriere)(LatinaPress).

Prossimi sviluppi

L’attivazione della centrale è prevista per il 2025, ma il dibattito rimane aperto. Il comitato locale ha comunicato che continuerà a monitorare la situazione e a organizzare incontri con esperti del settore per informare la comunità sui possibili rischi futuri. L’obiettivo del comitato è quello di ottenere un “consenso informato” che permetta alla popolazione di prendere decisioni consapevoli, sperando anche in un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali.

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