Roberto PECCHIOLI
Manca un mese alle cruciali elezioni presidenziali americane e il dibattito, ovviamente, verte su chi le vincerà, Trump o Kamala Harris, che ha sostituito in corsa lo spompato Joe Biden. Dall’esito del voto dipenderanno moltissime cose per il mondo intero, tuttavia l’unica certezza è che vi saranno brogli. Dopo la contestata vittoria di Biden del 2020 vi furono documentate contestazioni in vari stati e i procedimenti giudiziari che ne sono scaturiti hanno rivelato frodi e irregolarità di vario genere. Nel 2000 la vittoria del repubblicano George Bush nei confronti del democratico Al Gore fu proclamata dopo un lungo braccio di ferro alla Corte Suprema sull’esito del voto in Florida. Venne alla luce una serie impressionante di falle del sistema: modalità di espressione del voto le più varie, dalle schede cartacee alle macchine elettroniche, da vecchi macchinari a schede perforate, sino al voto postale, a quello elettronico, e soprattutto l’inesistente aggiornamento degli aventi diritto al voto, l’inaffidabilità o inesistenza dei relativi elenchi .
Su tutto, l’incredibile mancanza di una legge federale che imponga l’identificazione di … [continua a leggere ..]
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Articolo apparso sul sito web maurizioblondet.it. Questo é solo un trailer dell’articolo originale. Tutti i diritti dell’articolo sono riservati al produttore.
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