Israele. Dall’ONU nuove accuse di genocidio a Gaza
di Michele Giorgio | 15 Nov 2024
di Michele Giorgio*
Pagine Esteri, 15 novembre 2024 – Nel nord di Gaza non ci sono ambulanze in servizio e in ogni caso non potrebbero arrivare. Non ci sono strade percorribili, ma solo una distesa di macerie e scheletri di palazzi sventrati dalle bombe e dalle cannonate. Il dottor Hussan Abu Safiya anche ieri non ha mancato di descrivere ciò che vede e che accade intorno al suo ospedale, il Kamal Adwan, preso anch’esso preso di mira in più di una occasione e sotto intimazione di sgombero da parte dell’esercito israeliano. C’è qualcosa che più ogni altra lacera l’anima ogni giorno di Abu Safiya: «Sono le urla di disperazione e dolore delle persone intrappolate sotto le macerie delle case colpite. Noi siamo impotenti, non possiamo far nulla per salvarle. Le sentiamo, poi le voci spariscono…le case diventano tombe. Questa scena si ripete ogni giorno».
Le urla di chi chiede invano aiuto sono solo un aspetto, tra i più drammatici, dell’inferno in cui il nord di Gaza è stato trasformato dall’ultimo devastante attacco israeliano cominciato sei settimane fa. Il campo profughi di Jabaliya, le città di Beit Lahiya e Beit Hanoun e i villaggi vicini, dopo l’attacco di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre 2023, erano stati subito bersaglio di raid aerei e del fuoco dell’artiglieria. I … [continua a leggere ..]
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Articolo apparso sul sito web maurizioblondet.it. Questo é solo un trailer dell’articolo originale. Tutti i diritti dell’articolo sono riservati al produttore.
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