Qualcuno ha la memoria corta secondo noi e anche le tasche a ‘lumaca’. Si tratta della società CSC che attua la mobilità pubblica nel Comune di Latina e, ovviamente, dalla nostra amata Amministrazione Comunale che ne detta le linee guida. Veniamo al dunque. A Dicembre 2019 CSC lancia la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento annuale online con ritiro presso uno dei punti vendita convenzionati. Anche tutte le categorie protette o che hanno diritto ad un particolare sconto, possono avanzare la richiesta via web ed ottenere quindi la tessera dell’abbonamento. Anche Latinascalo.org ha dedicato un nutrito articolo su questo argomento, con tanto di guida all’acquisto. Sin qui tutto a posto. Immaginiamo che centinaia di persone hanno usufruito del servizio e comprato l’abbonamento. Tutto bene sino purtroppo al 9 marzo scorso. Non so se i dirigenti di CSC e del Comune ricordano ma, purtroppo, proprio il 9 marzo le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse e gli studenti non hanno più potuto partecipare alle lezioni in presenza e quindi non hanno più usufruito del servizio di trasporto urbano, anzi, non sono proprio più potuti uscire di casa sino al 4 maggio scorso. Abbiamo atteso sino ad oggi, 8 giugno, giorno di chiusura dell’anno scolastico, per fare questo articolo e denunciare l’ipocrisia dei nostri Amministratori, che si fanno paladini dei più deboli con raccolte benefiche, spesa solidale e altre attività per combattere il periodo di pandemia, ma hanno dimenticato i migliaia di studenti, migliaia di famiglie che in questi mesi, pur avendo pagato l’abbonamento per la mobilità pubblica per permettere ai propri figli di andare a scuola, non hanno, purtroppo, potuto utilizzarlo per le ovvie ragioni che tutti sappiamo. Nessun avviso, nessun pur minimo cenno di aiuto da parte dei signori amministratori. Niente! Pensate, addirittura, che anche alcune assicurazioni, durante questo bruttissimo periodo, hanno elargito bonus decurtando qualche mese all’assicurazione dei propri clienti, proprio perché le vetture, per la maggior parte sono rimaste ferme, in parcheggio ma CSC nemmeno una parola! Considerate inoltre che, a parte il caso più eclatante degli studenti, ma anche tutti gli altri abbonati non hanno potuto utilizzarlo gran che, e quindi, bisognerebbe considerare una più ampia che, a fronte di un mancato esborso di carburante, straordinari, manutenzione e altro da parte del vettore pubblico, non ne è risultato un risparmio per chi ha pagato il servizi. Ora è chiaro che, pur avendo del plus valore, probabilmente una tale manovra per correre in contro alle famiglie non era forse possibile effettuarla direttamente nel bilancio di CSC ma ci risulta siano arrivati dei stanziamenti dal Governo centrale che potevano in qualche modo, se pur in parte, essere diretti anche ad alleggerire il perso di una spesa sostenuta e non utilizzata da parte dei genitori degli studenti e in generale di tutti quelli che hanno acquistato il titolo annuale. Ma niente! Dove sono finiti questi soldi per l’emergenza COVID? Non abbiamo visto nemmeno una mascherina, non abbiamo visto nessun aiuto concreto per l’economia delle famiglie ‘paganti’. Non avete avuto pietà dei buoni pagatori, dei contribuenti che tirano fuori i soldi e stanno zitti e poi permettono al Comune di fare la beneficenza, che va magari a gente che gira col BMW e l’IPHONE – e purtroppo casi ce ne sono – o che dice di essere in crisi perché non può farsi le vacanze o pagare le rate della casa al mare o in montagna. Allora grazie CSC! Grazie Comune per l’aiuto che date alle famiglie dei contribuenti indefessi, ma che forse andrebbero chiamati: FESSI!
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