di Valerio Savioli
I social sono spesso considerati un ricettacolo delle peggiori tendenze dell’uomo contemporaneo, ma con tutta probabilità una considerazione come questa dovrebbe essere rivista. Al di là delle raffinate meccaniche sviluppate da chi detiene impareggiabili leve finanziarie, capaci di assoldare le migliori menti del pianeta, influenzare l’opinione pubblica per estrarne preziosi dati e veicolare uno stile di vita sempre più a debito, entro queste celebri reti sociali vengono messi a nudo importanti quote delle reali propensioni di ognuno di noi, abitanti della cosiddetta postmodernità liquida, entro la cui ormai celebre liquefazione si evidenziano, quasi alla stregua di quel processo noto in chimica come “gassificazione”, i residui che un tempo sarebbero rimasti celati, sia per l’indisponibilità tecnica del mero mezzo … [continua a leggere ..]
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