di Roberto PECCHIOLI
Ci sarà tempo per valutare le conseguenze delle elezioni europee del 9 giugno, le ricadute italiane, le dinamiche dell’UE e l’influenza sul quadro internazionale. Per ora ci limitiamo a osservare la fragorosa sconfitta dell’asse franco- tedesco che governa l’Unione da decenni; l’evidente contrarietà dei popoli d’Europa al bellicismo antirusso; lo spostamento a destra non clamoroso ma progressivo, consolidato nel tempo, delle opinioni pubbliche. Su tutto rileviamo l’inutilità di un parlamento che non legifera e non decide, lo scollamento crescente tra governi, classi dirigenti e popoli segnalato dall’astensione ( in Italia superiore al cinquanta per cento) e dal successo- in qualche caso l’irruzione- di nuove forze politiche.
L’arretramento delle forze politiche tradizionali – socialisti, popolari, liberali- è generalizzato, benché disomogeneo, poiché molto diverse sono le culture dei vari paesi. Le sconfit … [continua a leggere ..]
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