Sono uscito per fare la spesa e non credevo ai miei occhi: un’euforia indescrivibile pervade i latinascalensi. Sono tutti in giro. Come in un giorno qualuque, un giovedì qualunque o, a giudicare dal flusso, direi forse un sabato qualunque! Folle davanti alla Posta, decine e decine per strada con e senza mascherina. Tantissime macchine, tantissimi al supermercato ma, bada bene, le file di persone in attesa di fare la spesa non ci sono. Non ci sono file perché siccome la Pandemia ormai é “passata” allora sono quadruplicate le persone alle quali i gestori dei supermercati danno il premesso di entrare. Allora entri nel supermarket e trovi decine di persone davanti ad ogni singolo scaffale con prossimità quasi azzerata. Decine e decine di persone alle casse. Tutti ammassati. Anche gli addetti agli scaffali sono raddoppiati, in un frenetico via vai, con protezioni individuali spesso blande. Sembra di stare ad una grande festa. Tanto che mi veniva pure da canticchiare mentre cercavo la panna di soia, neanche a dirlo: introvabile! Cosa é successo dalle scorse settimane? E’ scattata la fase due? Oppure sono scattate e balzate in avanti le nostre fantasie più recondite? Forse saranno le martellanti notizie alla TV alla Radio sul web e sui giornali che ci dicono tutte le stessa cosa: vai tranquillo. E’ tutto a posto! Ma che tutto a posto? Basta farvi un giro nella nostra sezione dedicata al Coronavirus COVID-19 per accorgersi che non é così. Le cifre della pandemia, se pur migliorate, non lasciano presagire un immediato azzeramento dei contagi, dei morti e degli isolati in quarantena. E seppur il Lazio, e la provincia di Latina, ha attualmente cifre bassissime rispetto ad altre Regioni italiane (i casi totali nel Lazio sono 5.795 e nella Provincia di Latina 451 – dato al 22 aprile 2020), non mi sembra il caso di fare tana libera tutti! Sintonizzatevi bene, perché seppur ridotte le conferenze stampa della Protezione Civile, i numeri sono alti e di questo passo lo zero non lo raggiungeremo mai. Le proiezioni che i media ci stanno propinando in questi giorni parlano di questo fatidico Giugno, mese nel quale tutta una serie di Regioni raggiungerebbero, secondo le statistiche, i numeri minimi, ma io sinceramente sarei più cauto e attenderei i risultati delle uscite di Pasqua e del profuso ottimismo di questi giorni che sta conducendo cittadini e negozi, attività, fabbriche e soprattutto Istituzioni verso la tanta agognata seconda “liberazione”. Senza parlare che c’é la grossa incognita del prossimo decreto che annuncerebbe, appunto l’inizio di “fase 2” – che a quanto pare i cittadini e i negozianti già stanno applicando.. – Mettiamoci nella zucca che i numeri migliorati di questi giorni sono effetto del contenimento sociale e non di una cura e nemmeno della ridotta capacità del virus di trasmettersi. Ergo, se la capacità di contenimento verrà meno con i numeri attuali, non oso pensare cosa potrebbe succedere con le possibili riaperture a raffica, pur se contingentate.
Giusto per andare sul sodo volevo condividere con voi la situazione a ieri, 22 aprile 2020 (fonte Protezione Civile):
data | stato | ricoverati con sintomi | terapia intensiva | totale ospedalizzati | isolamento domiciliare | totale positivi |
2020-04-22T17:00:00 | ITA | 23805 | 2384 | 26189 | 81510 | 107699 |
variaz_tot_positivi | nuovi positivi | dimessi guariti | deceduti totali | variazione deceduti | totale casi | tamponi | casi testati |
-10 | 3370 | 54543 | 25085 | +437 | 187327 | 1513251 | 1015494 |
Abbiamo avuto 437 persone decedute in più rispetto al giorno 21 aprile 2020 e si sono aggiunti 3.370 nuovi casi positivi in un giorno. 81.510 sono le persone in isolamento. I ricoverati sono tantissimi (più di 26.000), come sono tante le persone in terapia intensiva (2.384). Sono questi in numeri cari concittadini. C’é poco da andarsene in giro e riaprire tutto. A questo vorrei aggiungere il fatto che al momento i tamponi eseguiti dall’inizio della pandemia sono pochissimi: circa un milione e mezzo rispetto ad una popolazione nazionale di circa 60 milioni di abitanti! Una goccia nell’oceano. Non parliamo delle analisi per gli anticorpi come “presunta” ricerca dell’immunità al COVID-19: quasi inesistenti (vi ricordate il film “L’invasione degli Ultracorpi”? No? Vi volevo solo strappare una risata…). E non voglio toccare il discorso dei dispositivi di protezione individuale (i tanto declamati DPI), che saranno necessari per fare qualsiasi cosa compreso l’andare in spiaggia. Introvabili e carissimi! Ad oggi, almeno a Latina, mascherine solo a pagamento ad un prezzo che viaria dai 2 euro l’una ai 10. E parliamo di quelle di carta o di stoffa. Che dite c’é da uscire tranquilli dalla fase uno o tutto questo puzza di spinta per combattere la crisi economica in barba alla salute? Con tutto questo non voglio dire che non ne usciremo. Sarà sicuramente cosi, ma la curva e le conseguenze in questo modo saranno imprevedibili e lunghe. Mi raccomando quindi: siate attenti e consapevoli. Sfogatevi pure con i commenti qui sotto!
Vergognatevi avete usato una foto vecchia.. Siete da censura..giornalismo da 4 soldi
Buonasera, vorrei informarla che la foto é stata scattata questa mattina alle ore 11:41.
Condivido in pieno, questa euforia e’piu’ pericolosa del Covid, penso finira’ molto male