Apparse così dal nulla come un’opera di Bansky in piazza San Giuseppe a Latina Scalo, questi quattro pezzi di metallo, ricurvi su se stessi ed ancorati (speriamo) saldamente a terra, sono ormai sulla bocca di tutti per la loro forma che ha lasciato grossi dubbi sul loro utilizzo e sulla loro reale utilità.
Servono a legarci le biciclette? Servono a poggiarci i monopattini? Servono per fare ginnastica oppure per far giocare i bambini? Bah, non si sa!
Sui gruppi social però impazza anche lo sfottò (guarda gli screenshot a seguire): “servono per legarci il somaro quando vai a fare la spesa..” dice uno. L’altro pensa invece che “servano per gli allenamenti di calisthenics”, oppure sono “un test sperimentale: se li salti tutti bevi una settimana gratis!”. Insomma chiunque si fermi a guardarli un attimo non riesce proprio a trovargli il giusto utilizzo tant’é che potrebbero sembrare, estremizzando, simili al monolite del film di Kubrick “2001 Odissea nello Spazio”, immaginando che abbiano viaggiato nello spazio profondo, caduti poi sulla Terra, e si siano conficcati nel marciapiede della piazza principale di Latina Scalo, come un monito verso la popolazione locale.
Fatto sta che gli occupanti del Comune di Latina, nostri dipendenti, hanno proprio una gran inventiva, tale e tanta che ci tengono impegnati con questi indovinelli magari per non farci guardare tutt’intorno in che condizione di lerciume, dissesto, degrado, abbandono è la nostra amata cittadina di Latina Scalo generando, con questi slanci “creativi”, anche una sorta di risentimento verso chi si impegna al massimo in queste “gestazioni geniali” tralasciando, di contro, anche la più banale delle necessità dello Scalo.
Quindi un consiglio ai prossimi “inquilini del palazzo comunale”: che la scultura contemporanea installata ed in bella vista nella piazza principale di Latina Scalo, qualsiasi cosa sia, che sia l’ultima assurdità e sfregio alla nostra casa. I tempi sono maturi e il vaso é decisamente colmo.
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