Ore 10:15 circa di martedì 24 maggio 2022. Siamo a Latina Scalo, all’incrocio principale della cittadina, quello tra viale della Stazione e via del Murillo. Davanti a me una scena che sa di incredibile. Una lunga fila di bambini, immagino di una classe della scuola elementare, forse quella proprio dello Scalo, sta attraversando la strada. Non ci sarebbe nulla di strano, sarebbe stato bellissimo e anzi da elogiare l’aver portato fuori i ragazzi, al sole, all’aria aperta tutti insieme per un progetto didattico, o forse solo per farli distrarre dall’incubo che hanno vissuto in questi due anni terribili di questa che é stata la più grande menzogna che ci hanno raccontato, “la psico-pandemia”, se non altro per la paura che ha generato in noi. Il sogno di vedere i ragazzi liberi di stare vicini, di parlarsi, di giocare e fare tante smorfie e sorrisi e grida felici si é infranto immediatamente: i bambini, accompagnati dalle loro solerti e integerrime maestre, pur stando all’aperto, indossavano tutti la mascherina! Ecco, quella scena ha scatenato in me una quantità imprecisata di sdegno per tantissimi motivi. Provo ad elencarli..
Il primo: la sua assoluta inutilità scientifica. Portare la mascherina non riduce il rischio di contrarre il contagio da virus Sars-CoV-2. No non lo riduce assolutamente! Tant’é che non ci sono prove scientifiche a sostegno di questa teoria assurda che la mascherina non consenta il passaggio del virus nelle vie aeree. Nemmeno il governo e il suo braccio sanitario armato, é stato capace di produrre queste prove. Senza contare la valanga di sentenze emesse dai TAR che reintegrano a lavoro i non vaccinati viste le evidenze che il contagio, con tanto di mascherine a lavoro, avviene ugualmente e molto più tra i vaccinati mascherati!
Ci sono invece le prove, schiaccianti ed inconfutabili, che l’utilizzo delle mascherine provochi gravissimi danni alla salute perché aumenta la quantità di CO2 che viene assunta dai nostri polmoni. Tralascio i ragionamenti sui materiali dei quali é composto questo presidio sanitario nelle sue diverse tipologie. Anche questo può portare a conseguenze, ovviamente. C’é inoltre anche da dire che, in ultima analisi, la mascherina, dopo molte ore di utilizzo, può rappresentare un vero e proprio pericolo perché possono annidarsi su di essa una quantità incredibile di batteri che possono entrare in contatto che le nostre mucose. La mascherina quindi può diventa un vero e proprio “cavallo di troia” attraverso il quale, paradossalmente, i nostri figli possono beccarsi delle vere malattie!
Il secondo motivo: il ministero della “verità” e della “malattia”, cioè quello della salute, gestito da Speranza, ha deciso che attualmente all’aperto la mascherina non é necessaria. Sarebbe, a discrezione di ciascuno, eventualmente consigliata nei casi di assembramento massiccio, quindi in aree con grande affollamento. La strada, in questo caso, non mi sembra che possa essere nemmeno avvicinabile ad una casistica del genere. Non c’erano assembramenti, non c’era folla.
Insomma, se é possibile togliere la mascherina ovunque non si capisce quale sia stata la “ratio” secondo la quale gli insegnanti accompagnatori di questo gruppo di scolari abbiano imposto loro questo obbligo assurdo.
Il terzo motivo: i bambini si stavano muovendo. Cioè stavano camminando per spostarsi e quindi avevano necessità di prendere aria dalla bocca e dal naso per ottenere il giusto apporto di ossigeno affinché non si affaticassero inutilmente. Inoltre, da non dimenticare, il fatto che pur essendo circa le ore 10, la temperatura era già ben oltre i 20 gradi e quindi il caldo non facilitava di certo la questione respirazione attraverso l’inutile mascherina!
Quarto motivo: la mascherina limita la comunicazione e l’interazione sociale e continua a mantenere i bambini in uno stato di perenne emergenza emotiva. Se pensate che i nostri ragazzi si siano ormai abituati a portarla e che non si muovano ormai senza indossarla e questo genera in voi compiacimento, sappiate allora state assistendo non ad un gesto di estrema consapevolezza e rispetto, ma vi trovate invece di fronte ad un comportamento lesivo, di autodistruzione psicofisica che non ha un fine scientifico ma che é solo e puramente un mezzo di costrizione socio-politica.
In questa disamina voglio fermarmi qui, al quinto motivo, ma vi assicuro ce ne sarebbero molti altri da citare. Questo l’ho tenuto in fondo non perché sia meno importante ma perché, invece, é quello fondamentale.
Il bavaglio costrittivo introdotto dall’uso della mascherina in ogni luogo ed in ogni situazione é volutamente un tentativo – al momento magnificamente riuscito – di annientamento della parte “animica” dei cittadini.
L’occultamento del viso, l’intrinseca costrizione fisica, e l’impossibilità di respirare con un flusso d’aria libero, annienta le emozioni e la personalità degli individui. Distrugge, appunto, la loro “anima” e li rende tutti schiavi della paura, dell’angoscia, del domani, in un continuo stato di sottomissione all’ennesima situazione di emergenza.
L’essere umano vittima della costrizione, distrugge, giorno per giorno, la propria anima per quella che pensa sia la giusta cosa da fare: sminuire se stesso e la propria natura a beneficio della protezione della propria vita. Non c’é mai stata cosa più falsa!
La mascherina é come una museruola e siamo combinati molto peggio dei nostri amati cani, che, a differenza nostra, almeno respirano!
Non entro nel merito dei vaccini contro il Covid-19, della loro efficacia e dei loro effetti. La verità ormai é dettata dalle sentenze dei tribunali a dalla constatazione diretta da parte dei cittadini di ciò che sta avvenendo a chi si é sottoposto a questo trattamento sperimentale.
Ora concludo facendo un parallelo di questo con la vicenda della visita del capo del “governo dei migliori”, sua eccellenza Draghi, lo scorso 20 maggio, ad alcune scuole del Veneto, accompagnato dal suo fedele servitore Zaia, governatore locale (quello che ha detto che basta una pastiglia di iodio contro le radiazioni e tenersi il “pancino” con le mani durante l’esplosione nucleare…).
La mancanza di spirito critico e di una normale intelligenza da parte degli insegnati, dei dirigenti, del sistema scuola é ad un livello inimmaginabile che va oltre anche il grottesco. Dalle foto emergono i tratti distintivi della completa sottomissione e annullamento di tutti i rami della pubblica amministrazione. Fortunatamente esistono, proprio nelle categorie che ho citato, altrettanti professori, presidi e collaboratori scolastici che non permettono o che – se fossero messi in condizioni di operare – non avrebbero mai permesso che i ragazzi fossero tenuti a scuola o fuori all’aperto con la mascherina, quando, invece, é possibile non portarla tranquillamente in centri commerciali, negozi, ristoranti, pub, discoteche sia all’aperto che al chiuso. Costoro avrebbero detto ai ragazzi di non metterla e avrebbero spiegato loro che é un cosa perfettamente inutile. Ma non possono avvicinarsi ai ragazzi. Questi insegnanti sono stati messi in condizione di non insegnare!
In questo modo i nostri ragazzi avrebbero appreso la verità, o comunque un altro punto di vista, e una lezione di scienza e di vita che avrebbero utilizzato durante la loro esistenza, quando si sarebbero trovati di fronte agli abusi, alla pochezza, alla meschinità, ai ricatti, all’ignoranza. E questa consapevolezza sarebbe magari diventata lotta per la libertà, per la loro autodeterminazione, quella di uomini e donne sane e consapevoli. Invece no. Hanno avuto l’esempio peggiore! Chi doveva dare loro lezione di cultura e di vita e aiutarli a maturare é in realtà uno zombie incatenato al sistema che divora tutto e tutti, servendosi di menti deboli ed impaurite.
Quindi no. Con la mascherina non avete salvato i bambini ed i ragazzi. Non avete sconfitto il virus. Non lo avete fatto con il vaccino e tanto meno con questi inutili mezzi. Avete fatto solo in modo di rendere i giovani degli esseri deboli. Fisicamente e mentalmente. Li avete disintegrati. Li avete condannati a morte. E voi insegnanti, istituzioni, organi di giustizia e di polizia, ma soprattutto voi genitori siete complici di questo massacro.
Potranno mai i vostri figli perdonarvi?. “L’anima offesa si vendicherà” e voi genitori impauriti, rei di non esservi fermati un’attimo a riflettere, rei di non aver avuto un minimo di coraggio, sarete consumati dal dolore per aver, con ogni probabilità, provocato un danno altrimenti evitabile alla vostra progenie.
Ringrazio allora quella bimba della scuola veneta che nella foto con Draghi, ovviamente senza mascherina, ha abbassato il bavaglio. Anche a Latina Scalo, se guardate bene la foto, uno dei ragazzi che aveva la mascherina la sta tirando giu. Questo ci da speranza (non il ministro..). E’ una luce forte, evidente, potente, un seme che sboccia su un deserto grigio e polveroso.
Chi si é tolto la mascherina ha messo in discussione il sistema che lo vuole schiavo, muto e rassegnato. Questi ragazzi sono l’orgoglio della nuova Italia che sa di essere viva e che combatte la paura con l’amore, le difficoltà con la determinazione, l’asfissiante costrizione con la forza dell’aria libera che si respira a pieni polmoni!
Grande commento a questa vicenda/situazione verificatasi a Latina scalo. Stanno uccidendo mentalmente e non solo la nuova generazione di giovani che anche per colpa dei loro genitori stanno avallando questa follia