Aveva ragione Beppe Grillo quando qualche anno fa prendeva in giro il Governo parlando di energia e diceva “in Italia non riusciamo a programmare nulla! Il nostro piano energetico arriva sino a domani e poi siamo nella merda…”. Come dargli torto. In Italia non si riesce ne a pianificare ne a prevenire nulla. Soprattutto quando si parla di rifiuti. E quindi capita che ad un certo punto sorge un problema ad una discarica e si crea il pandemonio. Questi giorni di mancato ritiro della indifferenziata per uno stop della discarica di Aprilia ha veramente gettato tutti nella … “spazzatura”, come se non bastasse il resto delle precarie condizioni di Latina e dei borghi come il nostro. Insomma questo annoso problema della indifferenziata non si riesce proprio a risolverlo. E’ ancora troppa. E’ un problema enorme che ci seppellirà a breve. Le discariche sono al collasso e per aprirne delle nuove è un vero dilemma perché nessuno le vuole vicino a casa sua. Però tutti gettiamo via chili e chili di rifiuti indifferenziati ma nessuno vuole capire che il sacco che getta via va a riempire un buco e poi a creare una vera e propria montagna di rifiuti dove, all’interno, si genera ogni ben di dio di reazione chimica e liquami che vanno in giro per le falde acquifere o, vaporizzate, si spargono nell’aria. Allora ci dobbiamo fare pace con questa questione e dobbiamo capire cosa veramente sia indifferenziato e soprattutto bisogna iniziare a disincentivare la creazione di questo rifiuto attuando quello che in origine era previsto cioè il pagamento della tassa dei rifiuti in base alla quantità di indifferenziata prodotta. Un meccanismo attuato un po ovunque in europa ma da noi no. Questo volevo dirvi in linea generale e di principio. Ora però voglio rivolgermi a chi gestisce i rifiuti indirettamente e a chi amministra gli Enti che se ne occupano e le discariche: ma è possibile che si deve arrivare a questo punto? Cioè che le cose accadano così all’improvviso e si generi un problema del genere? Possibile che non si potesse prevederlo prima? Mah, è sempre un mistero e sicuramente questi amministratori avranno tonnellate di scuse da presentare. Ne avranno a tonnellate come l’indifferenziata che ora è in strada!
Poi voglio dire, voi tutti ovviamente sapete che le dotazioni di sicurezza sanitarie (i famosi DPI) che ci stanno in qualche modo proteggendo dal Coronavirus COVID-19 una volta utilizzati vanno gettati nella indifferenziata. E secondo voi, al di là del far marcire tonnellate e tonnellate di immondizie sotto il sole, oltre a creare un problema di odori e far aumentare i topi, gli scarafaggi e tutto il resto, non potrebbe creare un problema sanitario gravissimo rispetto al Coronavirus COVID-19? Pensate che non possano avere conseguenze le tonnellate di guanti e mascherine infettate, residui della pulizia delle superfici e dei locali, calzari, tute, visori etc. che magari partono da questi mucchi di immondizia e vengono portate via dal vento e se ne vanno in giro o che magari sono in buste che vengono aperte dagli animali e chissà che fine fanno? Tutti abbiamo letto o sentito quanto il virus possa continuare ad essere attivo su alcune superfici. Anche per giorni.Tutti ora a tranquillizzare popolazione sui giornali e sui social che nel giro di qualche settimana tutto tornerà alla normalità perché sembra che la discarica in questione abbia riaperto. Ma questi signori hanno attentato alla nostra salute ancora di più per il grave pericolo di contagio che ancora è un problema irrisolto. Quindi pensateci bene prima di andare a gettare la vostra busta di indifferenziata. Intanto chiedetevi se contiene effettivamente dei rifiuti che altrimenti non potrebbero essere divisi e divenire carta o plastica da poter riciclare o rifiuti elettrici o elettronici o di altro tipo da trattare in modo diverso. Ma rendetevi anche conto che la vostra indifferenziata può essere un attentato a mano armata. Noi siamo gli assassini e i nostri amministratori sono i complici che fanno marcire la nostra busta di indifferenziata per giorni e giorni nelle nostre strade dove giriamo, dove girano i nostri bambini, i nostri ragazzi. Meditate gente, meditate.
Ne approfitto per inserire di seguito uno spot interessante del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Guardia Costiera, con Enrico Brignano, sull’importanza del corretto smaltimento dei dispositivi di protezione individuale. Il senso è che bisogna ricordarsi che la necessità di proteggersi dal Coronavirus COVID-19 non giustifica l’abbandono di mascherine e guanti ovunque. Alla natura non serve tutto questo. Fatemi il favore, guardatelo.
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