La domanda nasce spontanea. Sono andato sulla pagina dei comunicati stampa dal Comune di Latina e non ho trovato nulla che somiglia ad una pianificazione sul da farsi per permettere ai ragazzi di raggiungere gli istituti e tornare a casa in sicurezza. Quindi nessun piano mobilità o qualcosa che gli somigli anche solo lontanamente. Si ha forse la sensazione che tanto andrà a finire male e che quindi é inutile pensarci. Niente nemmeno dal fronte di CSC Mobilità. Va beh, figurarsi! Tutti sembrano in letargo o sembrano non preoccuparsene. Vedo alcune iniziative per l’88mo compleanno della città, programmi per Latina 2032 “Una Città a portata di futuro” ma quale futuro c’é per i nostri ragazzi? Quali sono i programmi che si dovrebbero mettere in atto in questi giorni di festa per far si che anche i ragazzi dei licei di Latina vedano di nuovo insegnanti e compagni in presenza e svolgano regolarmente le lezioni? La realtà é che la politica ha il sedere parato dalla didattica a distanza (DAD), quindi questo é già il loro piano di emergenza che gli piove dall’alto ma non é forse il caso di provarci a trovare una soluzione forte? Questi ragazzi sono veri e propri condannati. Chiusi in casa, nella loro camera tutto il giorno sembrano dei relitti umani dei quali la società ha smesso di preoccuparsi. Mi fa rabbia questa cosa quando vedo poi le iniziative sul cashback, i buoni vacanze, i buoni monopattino e la diatriba politica di questi giorni sulla maggioranza. Il nostro futuro è in quei ragazzi che sono abbandonati nelle loro stanzette. Sono pressoché catatonici con le mani incollate a tastiera e mouse. Si stanno costruendo un mondo tutto loro, senza speranza, senza per questo nemmeno una politica, un piano, un motivo per combattere. Sono loro il peggior risultato di questa situazione. Ma penso sinceramente che la colpa a questo punto, dopo quasi un anno di pandemia, sia proprio del sistema che non ha dato la giusta priorità ai giovani, all’insegnamento, alla formazione. E stanno continuando nell’errore. Non gli stanno permettendo di respirare di nuovo fuori dalle loro case. E così facendo sarà inevitabile a gennaio che succeda che si continui con la didattica a distanza. Fosse per me farei stare a casa tutti e terrei aperte solo le scuole. Oppure manderei a scuola gli alunni da aprile a ottobre, il periodo nel quale sappiamo che il virus é meno potente. Se ci mettiamo dentro ora anche la variante britannica del COVID sembra veramente che non ci sia speranza di superare questa situazione. Ma d’altronde, abbiamo mai sconfitto l’influenza?Un virus che ha il medesimo modus operandi di un’influenza rispetto alla modalità di trasmissione – senza contare le conseguenze dopo il contagio che possono variare di molto – sarà veramente complicato da superare. Il caso della variazione britannica é solo uno dei problemi che si sta manifestando ma temo non sarà l’unico. Anche il vaccino non é una sicurezza. Quindi dico, in questo stato di incertezza così grande, l’unica certezza é che abbiamo il dovere di garantire un futuro ai nostri figli e questo immobilismo é l’unica cosa che é proprio imperdonabile!
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